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Tra le numerose problematiche causate dagli eventi grandinigeni alla viticoltura vi è la carie bianca, un fungo che può svilupparsi sugli acini di uva colpiti da #grandine. Questo fungo, con il tempo, causa un ulteriore deperimento dell’uva. Per prevenire questa patologia si utilizzano strategie di difesa che permettono il contenimento anche di altri funghi. #viticoltura #Agronomo #coltivare #naturephotography #agronomist #viticoltore #winelovers ... See MoreSee Less
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A causa dell’abbandono delle campagne e della conseguente diffusione di boschi, l’aumento della fauna selvatica è sempre maggiore e la convivenza tra essa e agricoltori è un argomento molto attuale e delicato. I caprioli, ad esempio, vanno a nutrirsi dei germogli della vite, soprattutto nelle aree marginali dei vigneti, creando un danno che è rappresentato da una sorta di cimatura effettuata a pochi centimetri dal capofrutto. Molti viticoltori per proteggere il proprio vigneto utilizzano recinzioni e pastori elettrici ma esistono anche prodotti repellenti per rendere meno appetibili i germogli. #viticoltura #Agronomo #coltivare #naturephotography #agronomist #viticoltore #winelovers ... See MoreSee Less
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L’utilizzo di protezioni per le piante, o "shelter", è assai diffuso per differenti ragioni. Tra le più comuni vi è la difesa di giovani piante dagli effetti dei diserbanti che l’agricoltore a volte utilizza per gestire il terreno lungo la fila. Un’altra ragione, forse ancora più importante, è la funzione di protezione delle parti inferiori delle piantine dall’azione di piccoli animali selvatici erbivori. Gli shelter dovrebbero ogni anno essere rimossi nel periodo estivo in quanto le condizioni che si creano all’interno di questa scatola di plastica sono certamente inadeguate per la formazione di tessuti forti, resistenti e longevi. Lo shelter ideale è al momento inesistente e ancora molti passi dovranno essere compiuti prima di individuare un prodotto che tenga conto sia del benessere delle #viti che del lavoro del #viticoltore. #viticoltura #Agronomo #coltivare #naturephotography www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Le #nocciole che mostrano fenomeni di avariato possono presentarsi in maniera differente in funzione dei funghi e batteri che vi penetrano all’interno e agiscono. In questo caso, nocciole provenienti dallo stesso appezzamento e raccolte nello stesso momento, hanno avuto evoluzioni diverse in funzione dei ceppi e delle specie che sono intervenute nella determinazione di questa degenerazione. #agronomo #coltivare #corilicoltura #noccioleto ... See MoreSee Less
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I #licheni sono organismi pionieri e rappresentano una simbiosi mutualistica tra alghe e funghi, ovvero una sorta di “collaborazione” nella quale entrambe gli organismi ottengono un beneficio. I funghi non sono in grado di compiere la fotosintesi, caratteristica invece delle alghe, mentre il fungo provvede soprattutto alla nutrizione minerale. I licheni possono anche svilupparsi sul ritidoma delle piante, per esempio su quello della vite. Nel nostro territorio è molto diffusa la specie Xanthoria parietina, che circa 100 anni fa veniva segnalata soltanto in alcune aree calde della Sicilia.Con il loro metabolismo rilasciano acidi organici (Ac. Usnico, Ac. Ossalico, etc.) in grado di complessare ed estrarre elementi minerali presenti nel substrato della roccia. Queste sostanze causano un cambiamento nella composizione dello strato superficiale immediatamente al di sotto di essi, estraendone i principali elementi (Al, Mg, Mn, Zn, Ca, K, Fe) e accumulandoli al proprio interno. È di buon senso immaginare che organismi in grado di degradare le rocce, possano avere un’influenza anche su tessuti vegetali vivi. #agronomo #viticoltura #vigna #vigneto #coltivare #naturephotography www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Quando un #vigneto è giunto al termine del proprio ciclo produttivo sarà sottoposto all’estirpo. È necessario procedere all’estirpo con opportune attenzioni e nel seguente ordine: eliminazione di tutti i fili, potatura bassa delle piante, eliminazione dei pali e infine #estirpo profondo delle piante, con l’accortezza di non lasciare troppi residui radicali nel terreno. Dopo aver effettuato queste operazioni il terreno dovrà essere lasciato a riposo prima di procedere a nuove lavorazioni per un nuovo impianto di vigneto o per un’altra coltura. #agronomo #coltivare #vigna #agronomist ... See MoreSee Less
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Le infestazioni di #nottua sono tra le meno prevedibili per i viticoltori. Il problema non si ripete ogni anno e si presenta all’inizio del periodo di germogliamento. Il #viticoltore in questo periodo deve ogni giorno recarsi nel proprio #vigneto e andare a verificare l’eventuale presenza di rosure. La larva di questo insetto esce dal terreno durante le ore notturne, risale la pianta e si nutre dei giovani germogli che si sono appena sviluppati, accecandoli. Le infestazioni della nottua seguono dei cicli molto particolari ritornando nello stesso appezzamento con turni temporali spesso ripetuti. #Agronomo #naturephotography #coltivare #winelover Foto di Nicola Parisi ... See MoreSee Less
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Tra le minacce che più preoccupano i #corilicoltori piemontesi, la cimice occupa una delle posizioni principali. Esito della sua azione trofica sulle #nocciole è il cosiddetto “cimiciato”. Tra le specie di cimice presenti in Piemonte, quella attualmente più temuta è sicuramente la “cimice asiatica”, #Halyomorpha halys, per la sua prolificità. I danni causati riguardano prioritariamente la qualità dei frutti raccolti. La #cimice possiede un apparato boccale pungente-succhiante con il quale è in grado di forare il guscio delle nocciole, anche se già lignificato, per potersi nutrire. Prima di iniziare la suzione, inietta saliva ricca di enzimi, batteri e microrganismi che determinano alterazioni al frutto. Queste alterazioni possono essere limitate alla zona di suzione oppure interessare l’intera nocciola fino a causare l’aumento della dimensione della cavità interna oppure portare alla comparsa di un altro difetto ancora peggiore: l’avariato. #Agronomo #corilicoltura #coltivare #agronomist ... See MoreSee Less
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Tra i fenomeni degenerativi più temuti che possono presentarsi in campo #corilicolo, vi è il cosiddetto “avariato”. Si tratta di alterazioni dei tessuti interni della #nocciola dovuti all’azione di microrganismi quali funghi e batteri. Secondo gli ultimi studi, l’ingresso di questi potenziali patogeni potrebbe addirittura avvenire in corrispondenza del periodo della fioritura femminile, gennaio e febbraio, oppure verificarsi anche in momenti successivi. Il deperimento del frutto può proseguire durante la fase di conservazione ed è pertanto fondamentale una raccolta tempestiva seguita da una selezionatura e una essiccazione immediatamente successive. #Agronomo #nocciolo #corilicoltura #coltivare #naturephotography ... See MoreSee Less
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Quando immaginiamo un fiore, pensiamo ad un’espressione della natura vistosa e sgargiante. Ci sono però delle eccezioni e una di queste è il #nocciolo. Il fiore femminile, separato da quello maschile, è una piccola gemma dalla quale emergono dei ciuffetti color rosso purpureo, gli stigmi. Gli stigmi sono coperti da una sostanza zuccherina e vischiosa che permette la cattura del polline proveniente da fiori maschili di altre varietà. In questo periodo, con un po’ di attenzione, è possibile ammirarli. #Agronomo #coltivare #naturephotography #corilicoltura ... See MoreSee Less
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Con frequenza sempre maggiore è possibile osservare grappoli di #uva, prossimi alla maturazione, che iniziano a marcire. Tra tutte le possibili cause, è da cosiderare l’azione di Drosophila suzukii, moscerino di origine asiatica oggi ampliamente diffuso in #Piemonte, che causa notevoli problemi anche ai piccoli frutti. A differenza del più conosciuto moscerino dell’aceto, che attacca i frutti solo quando la marcescenza è già in corso, questo insetto è in grado di rompere i tessuti sani degli acini in fase di maturazione, creando problemi alla qualità dell’uva e quindi del #vino. #Agronomo #viticoltura #winelovers #coltivare #naturephotography www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Il balanino, la specie è il Curculio nucum, è un insetto appartenente all’ordine dei Coleotteri ed alla famiglia dei Curculionidi. Compie prioritariamente il proprio intero ciclo biologico su #nocciolo anche se può, sporadicamente ritrovarsi su ciliegi, peschi, peri e Kaki. La femmina adulta, fecondata, scava una nicchia nel guscio non ancora indurito dei giovani frutti grazie ad un potente rostro ricurvo e vi depone all’interno un uovo. Da questo si sviluppa una larva di colore biancastro che si accresce nutrendosi della “mandorla” interna. La larva, una volta matura, esce dal frutto e si impupa nel terreno dove sverna. Ad aprile-maggio sfarfallano i nuovi adulti; essi si nutrono di nocciole in via di sviluppo e di foglie. La presenza di questo insetto, che in passato ha rappresentato uno dei maggiori problemi per la corilicoltura, sta diminuendo grazie ai nuovi metodi di raccolta: l’asportazione completa delle nocciole dal campo, svolta grazie all’impiego per la raccolta di macchine raccattatrici, riduce le possibilità per l’insetto di impuparsi nel terreno, impendendo il completamento del suo ciclo biologico e riducendone di anno in anno la presenza. Esistono tuttavia aree e annate in cui la presenza del Balanino è confermata con conseguenti perdite economiche. #coltivare #agronomo #naturephotography #corilicoltura www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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I sarmenti: scarto o risorsa? In un periodo di crisi energetica come quello che stiamo vivendo, la valorizzazione dei sottoprodotti dell’agricoltura può ricoprire un ruolo molto importante in un’ottica di economia circolare. A tal proposito gli scarti della potatura possono essere riutilizzati per la combustione dato il loro elevato potere calorico. #Agronomo #viticoltura #coltivare #winelovers www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Lo #Scaphoideus titanus è un insetto di origine neartica in grado di compiere il proprio ciclo biologico completamente sulla vite. L’insetto, da sempre innocuo, è diventato suo malgrado il vettore di uno dei principali problemi della moderna #viticoltura. La #Flavescenza dorata, malattia infettiva della vite che porta nella maggior parte dei casi alla morte della pianta e alla perdita di produttività di interi vigneti, ha causato in Nord-Italia la perdita di migliaia di ettari vitati. L’insetto durante la suzione della linfa da piante infette, diventa vettore del #fitoplasma agente della malattia trasferendolo poi, con la propria attività trofica, a viti sane. La presenza di questo insetto può essere monitorata mediante il posizionamento di trappole cromotropiche nel vigneto; nelle foto alcuni individui adulti catturati proprio in questo modo. Queste trappole non hanno funzione di cattura massale di Scafoidei ma esclusivamente di monitoraggio della loro presenza e dell’eventuale necessità di intervento finalizzata al contenimento della loro proliferazione. #agronomo #natura #vite #winelovers #naturephotography www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Tra gli insetti ormai comuni nei nostri vigneti vi è la Stictocephala bisonia, anche conosciuta come #Cicalina Buffalo. Durante le fasi finali del ciclo vegetativo della #vite, nutrendosi e oviponendo le sue uova nei tralci, crea interruzioni del flusso linfatico. L’azione di questo insetto si evidenzia principalmente a livello dei piccioli delle foglie, dei giovani tralci o nelle parti distali dei tralci stessi nella fase di lignificazione inducendo mutazioni cromatiche molto evidenti. Spesso queste alterazioni inducono preoccupazione nel #viticoltore per la loro somiglianza con i sintomi ascrivibili a flavescenza dorata; per discriminare le cause è sufficiente controllare l’eventuale presenza dei tipici rigonfiamenti, ovvero punti in cui l’insetto ha causato un’interruzione al passaggio della linfa. #viticoltura #agronomo #natura #winelovers #naturephotography #coltivare ... See MoreSee Less
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La forbicina (Forficula auricularia) è considerata spesso un insetto trascurabile la cui presenza non possa causare particolari problemi in agricoltura. In realtà quando esercita la sua attività trofica sul #nocciolo, può creare necrosi sulle brattee e sul frutto, fino a causare precoci aborti dell’embrione ed una conseguente #cascola anticipata delle #nocciole ormai vuote. #agronomo #coltivare #naturephotography www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Il ragnetto rosso (Panonychus ulmi) è un acaro fitofago temuto dagli agricoltori. Notarlo è piuttosto difficile poiché sia le uova, deposte negli anfratti della corteccia e all’ascella delle gemme, che l’adulto sono di piccole dimensioni. Per questo motivo è essenziale un controllo rigoroso delle piante, soprattutto delle porzioni di corteccia. È inoltre importante evitare la possibile creazione di situazioni che potrebbero favorire lo sviluppo di questo acaro; in questo senso la presenza di loro predatori è certamente un modo per evitarne la diffusione. #agronomo #coltivare #naturephotography #viticoltura www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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La salubrità delle #nocciole è molto importante; infatti al cliente deve essere garantita l’assenza di #micotossine e/o aflatossine, ovvero composti tossici prodotti da alcuni funghi. La fessurazione longitudinale delle nocciole permette l’ingresso di umidità e patogeni e la conseguente degenerazione della mandorla interna. Questa manifestazione è nota come “Black Tip” e sembra essere maggiormente specifica della varietà Tonda di Giffoni rispetto alla Tonda Gentile Trilobata coltivata in Piemonte. #agronomo #coltivare #corilicoltura #naturephotography www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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In suoli particolarmente argillosi l’impianto di noccioleti comporta delle difficoltà di gestione. Per esempio le crepe molto larghe e profonde, come in questo suolo del centro Europa, rendono più problematica la raccolta poiché le nocciole, una volta mature, potranno cadere in queste crepe e non potranno più essere raccolte. In questi casi è necessario mettere in atto delle strategie affinché le crepe siano più piccole possibili e frequenti. Inoltre per evitare la formazione delle crepe occorre trovare delle soluzioni per mantenere negli strati più superficiali del suolo alti livelli di umidità. #agronomo #coltivare #corilicoltura #nocciole www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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La #Popillia japonica è un insetto di nuova introduzione che causa problemi alle colture in Nord Italia e in particolare in Piemonte. È un coleottero di origine asiatica che si è diffuso in Italia a partire dalle zone vicine a Malpensa, espandendosi nel Parco del Ticino e raggiungendo rapidamente il #Monferrato. I danni provocati da questo insetto sono facilmente riconoscibili poiché nutrendosi causa delle erosioni sulle foglie, soprattutto in quelle che si trovano nella parte superiore del filare delle viti, dove il lembo fogliare viene completamente divorato e rimane soltanto la parte delle nervature, causando la cosiddetta “scheletrizzazione delle foglie”. La difesa dai danni provocati da questo insetto non è semplice e comporta l’utilizzo di differenti e specifiche strategie. #agronomo #viticoltura #coltivare #winelovers www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Il comportamento degli esseri viventi cambia in natura in funzione di moltissime variabili, spesso difficilmente identificabili. Le mutate condizioni climatiche condizionano in misura maggiore gli organismi più semplici attuando su di essi una vera e propria pressione selettiva. È così che alcuni acari della famiglia degli Eriophydae, che normalmente sulla vite si presentano regolarmente ad inizio stagione causando l’”erinosi”, possono, indotti da un’irregolare fisiologia della pianta ospite e propria, presentarsi fuori stagione con popolazioni abbondantissime e manifestazioni diffuse ed eclatanti. #agronomist #coltivare #viticoltura #winelovers www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Recentemente si sente sempre più spesso parlare di “Agricoltura di Precisione”, un termine che può essere a tratti fuorviante ed eccessivamente semplificativo. Attraverso l’impiego di moderne tecnologie, come ad esempio i droni, è possibile effettuare i trattamenti fitosanitari. Ciò permette di ridurre le possibili intossicazione da fitofarmaci per il personale che lavora nel noccioleto, di limitare la perdita del prodotto a terra; e di svolgere le operazioni in modo più rapido, preciso e sicuro. Quando si utilizza il drone per i trattamenti in noccioleto è necessario essere accurati ed eseguirli soltanto lungo le file della coltura. Per quanto riguarda la distribuzione degli ffarmaci sulle parti inferiori delle piante si può ricorrere invece all’utilizzo di un “rover”. #agronomo #coltivare #winelovers #naturephotography ... See MoreSee Less
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"Paese che vai, strategia che trovi"La vite è una pianta capace di raggiungere notevoli profondità per trovare l’acqua. Vi sono però situazioni particolari che ne impediscono la coltivazione. In aree molto aride, caratterizzate da scarse precipitazioni e venti forti e costanti, la coltivazione è resa possibile dalla creazione di nicchie e protezioni per le viti stesse. In questo caso ogni pianta è collocata in una conca ed è protetta dal vento da un apposito muretto a semicerchio. La ghiaia nera vulcanica ha la funzione di raccogliere la rugiada e la condensa che si formano nelle ore notturne e indirizzarle dove le radici la possono assorbire. #agronomist #coltivare #winelovers #naturephotography ... See MoreSee Less
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Le operazioni di preparazione del terreno che precedono l’impianto di un #noccioleto sono di importanza essenziale. Scavare una semplice buca le cui pareti diventano spesso dure e impenetrabili, condanna le piante ad un precoce deperimento e a volte alla morte. #agronomo #coltivare #corilicoltura #nocciole #naturelover www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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In un’annata caratterizzata da più di due mesi di alte temperature e completa assenza di piogge, molti #Noccioli, ancor più se giovani e con apparato radicale ridotto e superficiale, hanno evidenziato sofferenze di vario genere.Il rallentamento nell’accrescimento dei rami, l’ingiallimento della chioma, il disseccamento dei margini fogliari e nei casi più gravi la caduta delle foglie anticipata, sono alcune delle manifestazioni comuni e facilmente riscontrabili nei #noccioleti nell’estate 2021. Purtroppo all’ormai progressiva diminuzione nella frequenza delle precipitazioni, all’aumento delle temperature, ad eventi meteorici sempre più improvvisi e violenti, in sostanza ai cambiamenti climatici in essere, dovremo chissà per quanto tempo ancora adattarci e convivere. La risposta più semplice e immediata, per la coltivazione del #noccioleto del futuro, è davanti ai nostri occhi: utilizzare portainnesti più rustici con apparati radicali più profondi come quelli del Nocciolo di Costantinopoli costituisce una importante garanzia di successo. #agronomo #coltivare #corilicolturasostenibile #naturelovers www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Tra le avversità che colpiscono la vite, da qualche anno a questa parte, compaiono con maggiore frequenza malattie cosiddette minori che proprio per la ridotta incidenza con la quale si presentano, passano per lo più inosservate. Il Black Rot, o Marciume Nero della vite, è una di queste malattie che seppur nota da tempo, quando si presenta con tutta la propria pericolosità suscita preoccupazione per la gravità dei danni che provoca. Trattandosi appunto di una patologia fungina minore e non presente tutte le campagne, raramente si imposta una difesa appositamente tarata per il controllo della malattia. Sempre meno sono inoltre i principi attivi disponibili in grado di esercitare un’azione decisiva sul controllo della sua diffusione. #agronomo #viticoltura #coltivare #vigneto #naturephotography ... See MoreSee Less
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Il primo problema che si presenta di fronte a coloro che si apprestano all’impianto di un nuovo #noccioleto è la scelta della opportuna forma di allevamento cui sottoporre la piantina.Da questa prima, apparentemente banale scelta, dipenderanno non solamente il benessere della pianta e la sua produttività, ma l’operatività stessa dell’azienda per tutti gli anni della durata dell’impianto. La stessa progettazione del noccioleto, con gli opportuni sesti di impianto cambia notevolmente, come cambia la programmazione delle future operazioni colturali e l’implementazione di un adeguato “parco macchine” per l’azienda. Un’opportunità, assente in passato, che è ora disponibile per i corilicoltori, è costituita dalla possibilità di porre a dimora piante innestate su portainnesti non polloniferi che, oltre a ridurre in misura importante, per l’intera durata del noccioleto la mano d’opera necessaria, fornisce una ampia gamma di vantaggi che riguardano la produttività e la qualità stessa delle nocciole raccolte. #agronomo #naturephotography #coltivare #nocciole www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Coltivare una qualsiasi specie vegetale in “#biologico” presuppone certamente un’attenzione particolare a problematiche di ordine ambientale oltre a mantenere un forte collegamento con fattori di carattere economico. Per ottenere i risultati attesi, non è però sufficiente escludere dalla coltivazione gli agrofarmaci di “sintesi”, ma attuare contestualmente tutta una serie di operazioni colturali che si ispirano a fondamentali concetti di difesa agronomica, fisica e biologica che, nella tradizione, si basano su conoscenze più o meno consapevoli di fisiologia vegetale e di ecologia. Le attenzioni profuse per ottenere produzioni sane, idonee all’alimentazione e remunerative, dovranno quindi essere moltiplicate e ancora più tempestive proprio perché minori sono le “armi” a disposizione dell’agricoltore per difendere la propria coltura dalle avversità. Purtroppo capita a volte che il modello di coltivazione adottato nel #vigneto biologico riconduca più a incuria e trascuratezza piuttosto che alle indispensabili maggiori attenzioni che questa strategia richiede. #agronomo #coltivare #winelover www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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È sempre complicato riuscire a trovare il giusto compromesso tra l’esigenza di garantire un microclima asciutto nella fascia del grappolo e il pericolo connesso all’incidenza diretta della luce del sole sulle bucce dell’uva. Modulare l’intensità della #sfogliatura è un impegno tutt’altro che semplice, differente ogni anno in quanto sempre diverso è il modello di sviluppo delle viti legato al clima. Le scottature, in questo periodo in cui le temperature raggiungono i massimi stagionali e la disponibilità di acqua nel suolo è minore, rappresentano un pericolo costante per il #viticoltore. #vigneto #agronomo #coltivare #naturephotography www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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L’impianto di un nuovo #vigneto costituisce solo l’ultimo dei passi, certamente il più esplicito, che un viticoltore compie. È importante partire con largo anticipo, anche due e tre anni prima, affinché tutte le scelte, opportunamente ponderate, costituiscano il presupposto per ottenere i riscontri qualitativi e quantitativi desiderati. La tipologia di preparazione del terreno, l’individuazione di un vivaista professionale e fidato, la scelta del corretto portainnesto e del vitigno che in quell’areale dovrà essere in grado di esprimersi a massimi livelli e il futuro modello di gestione, costituiscono solo una piccola parte di quelle scelte che faranno del viticoltore e del vigneto impiantato la testimonianza viva del valore produttivo di un territorio. #agronomo #coltivare #winelover #naturephotography www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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La #cascola delle #nocciole ancora non formate, in una fase molto anticipata rispetto al periodo della normale caduta dei frutti maturi, rappresenta un fenomeno in certi casi preoccupante. Il #nocciolo è caratterizzato da una complessa fisiologia fiorale, e problemi nutrizionali, intervento di insetti, esiti di eventi anche passati fortemente incidenti sul benessere della pianta, giornate di vento intenso, possono rappresentare valide spiegazioni del fenomeno. Da non sottovalutare vi è l’azione che diversi funghi patogeni possono svolgere a partire dalle primissime fasi vegetative alterando la vitalità dell’embrione e causandone l’aborto. #agronomo #coltivare #naturelovers www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Noccioleto in Monferrato ... See MoreSee Less
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Anche se la coltivazione del #mandorlo in Italia richiama ad ambienti più meridionali, prioritariamente Puglia e Sicilia, esiste in #Piemonte una antica tradizione che, seppur via via ridottasi negli ultimi 100 anni, è ancora oggi rivelata dalla presenza di molte piante distribuite sull’intero territorio. Nonostante le forti gelate del mese di aprile abbiano condizionato le produzioni di drupacee in Pianura Padana, le mandorle, protette dalle Alpi proseguono nel loro sviluppo. #agronomo #coltivare #naturephotography www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Il giallume infettivo della vite rappresenta una malattia fortunatamente poco frequente che, una volta insediatasi, non può essere più curata. La si ritrova spesso in porzioni di #vigneto con elevata disponibilità idrica e più frequentemente a seguito di un reimpianto di vigneto su di un terreno che già ospitava la stessa coltura. La rimozione delle cause predisponenti e un lungo riposo del terreno costituiscono la sola strategia percorribile. #agronomo #coltivare #naturephoto #winelover ... See MoreSee Less
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La cocciniglia del nocciolo anno dopo anno sta aumentando la propria presenza nei noccioleti piemontesi. È in corso in questo periodo la schiusa delle uova al di sotto degli scudetti costituiti dal corpo ormai privo di vita delle madri. Sono approssimativamente 2000, per ogni femmina, i giovani che nei prossimi giorni inizieranno la migrazione verso le pagine inferiori delle foglie dove si fisseranno ai lati delle nervature. ... See MoreSee Less
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Nei #vigneti storici non è raro imbattersi in viti profondamente segnate dal tempo e dall’uomo. Forme contorte che mantengono vitali piccole porzioni di legno e riescono ancora a sviluppare nuovi germogli e a maturare grappoli in grado di dare vini complessi e strutturati. #naturephotography #Winelover #agronomo #coltivarewww.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Originario del #Monferrato, il #Dolcetto, riconoscibile per l’intensa colorazione tra il rame e il rosso vinoso delle foglie appena formate, esprime grandi potenzialità sugli aridi versanti collinari tra Ovada e Acqui Terme. #coltivare #agronomo #naturephotographywww.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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La gestione dei #polloni rappresenta nel #noccioleto l’operazione più onerosa sia in termini economici che di tempo impiegato. A livello professionale è un motivo di orgoglio e soddisfazione potere, in prima persona, contribuire alla progettazione e alla realizzazione del più esteso noccioleto al mondo completamente innestato su un portainnesto non pollonifero. #innovation #agronomist #coltivare #nocciolo ... See MoreSee Less
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In ritardo di circa 20 giorni rispetto alla media annuale, iniziano a formarsi le prime nocciole dell’annata 2021. Inizia il processo che porterà nel giro di un mese alla fecondazione dell’ovario e entro metà agosto alla completa formazione delle nuove #Nocciole del #Piemonte.#agronomist #coltivare #naturephotographywww.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Le gelate tardive, sempre più frequenti negli ultimi anni, costituiscono la principale preoccupazione per coloro che fanno della coltivazione del #nocciolo la loro principale attività. Sebbene la pianta a breve ripartirà da germogli laterali, la produzione in casi gravi, può venire completamente compromessa. #naturephotography #agricoltura #agronomistVisita il mio nuovo sito: www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Controllo sostenibile delle infestanti ... See MoreSee Less
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L’Eriofide rappresenta per la Tonda Gentile Trilobata, la #nocciola tipicamente coltivata in Piemonte, una delle principali avversità dalle quali difendersi. Al posto di dar origine a nuovi rami produttivi, le gemme si ingrandiscono si aprono e seccano. #coltivare #natura ... See MoreSee Less
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La fase del germogliamento della #vite, più o meno anticipata in relazione al #clima ed alla varietà, si esprime spesso con una tale energia da risvegliare oltre alla gemma principale, anche le gemme latenti che la affiancano. #viticolturaVisita il mio nuovo sito www.albertopansecchi.it ... See MoreSee Less
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Impiantare un mandorleto in #Piemonte può sembrare un azzardo ma #agricoltori motivati e corrette pratiche agronomiche permetteranno anche a noi, in Provincia di Alessandria di lasciarci incantare dalla bellezza dei #Mandorli in fiore. ... See MoreSee Less
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